Viterbo e Dintorni
Comune di Gradoli

Gradoli è un comune con poco meno di 1.500 abitanti, sulle rive nord-occidentali del lago di Bolsena, dista da Viterbo circa 35 km. È terra di produzione del vino DOC Aleatico di Gradoli, dell' Aleatico di Gradoli Liquoroso e dell' Aleatico di Gradoli Liquoroso Riserva.

Gradoli

Gradoli, è conosciuta in tutta l'Italia centrale, per le caratteristiche manifestazioni folcoristiche che accompagnano la fine del Carnevale e l'inizio della Quaresima. Il Martedì Grasso, accanto ai costumi colorati e ai festeggiamenti del Carnevale, per le vie del paese, passa un gruppo di persone, vestite di nero con un lungo cappuccio e per questo note come Incappucciati. Sono membri della Confraternita del Purgatorio e il loro passaggio nelle strade di Gradoli, vuole ricordare a tutti che il Carnevale sta finendo e sta per iniziare il periodo di digiuno e penitenza della Quaresima. Gli Incappucciati, bussano alle porte delle case e raccolgono libere offerte, soprattutto prodotti agricoli-salcicce, prosciutti, olive, vino, salami, formaggi-che vengono poi messi all'asta nella piazza del paese. Il ricavato, viene usato, per finanziare l'indomani-Mercoledì delle Ceneri-il Pranzo del Purgatorio, un pranzo di cibi rigorosamenti magri, per pregare la misericordia divina per le anime del Purgatorio. Il Pranzo del Purgatorio, viene cucinato dai membri della Confraternita, tutti uomini, e le donne possono partecipare alla mensa solo dagli anni Cinquanta. Il Pranzo del Purgatorio, fu allestito nel Trecento, per ricordare i caduti di una rivolta degli abitanti di Gradoli contro le vessazioni, imposte dal Papato.

Un'altra tradizione è quella delle "Tentavecchie". La notte del 3,4 e del 5 gennaio, gruppi di bambini, ragazzi e anche grandi, sfilano per le vie del paese, facendo un fracasso assordante con l'uso di strumenti bizzarri e popolari, come coperchi, pentole, mestoli,padelle, trombette, campanacci, corni. L'origine di questa tradizione è sconosciuta: seconda una diffusa leggenda popolare, le "Tentavecchie" con il loro fracasso, intendono svegliare la vecchia Befana e ricordarle di portare i doni ai bambini. Altri inseriscono le Tentavecchie nei riti pagani della terra e che precendono il Solstizio d'Inverno. Un'altra voce, risale alle radici cristiane del popolo e vuole che le Tentavecchie con il loro rumore, vogliono coprire il pianto di Gesù Bambino e evitare che Erode riesca a trovarlo.